Pubblichiamo l'interessante articolo di Massimo Battaglia, Segretario Generale del CONFSAL-UNSA. - Download -
Condividiamo l'analisi e le finalità prospettate e siamo certi che l'impegno assicurato da questi con l'attenzione e la sensibilità che gli sono proprie, rappresenta una opportunità da cogliere da quanti, come noi, vogliono perseguire e difendere gli interessi di tutti i lavoratori UNEP.

Pubblichiamo il lavoro della Dott.ssa Maria Teresa Macri (Funzionario Unep) intitolato "La Posta Elettronica Certificata e le Notifiche nel nuovo Processo Telematico" con cui la collega si propone di mettere in luce come gli uffici UNEP "si stanno adeguando alle nuove possibili modalità di notificazione, stante a tutt’oggi la mancanza di strumenti necessari e di possibilità di formazione del personale, (elementi per i quali in molte sedi si è lontani anni luce dalla realizzazione di tali progetti), e di comprendere fin dove può spingersi questo tipo di innovazione tecnologica nel mondo del Diritto."

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Alcune delle minacce più critiche nei confronti dei Paesi occidentali provengono oggi giorno dal settore dell’informatica. Sullo scacchiere internazionale, infatti, si muovono con sempre più efficacia le organizzazioni criminali, interessate a sottrarre attraverso la Rete informazioni personali e denaro, le spie, intenzionate a rubare i segreti e le informazioni classificate delle nazioni, nonché i terroristi, impegnati nella ricerca di nuovi metodi per attentare.
La cyber-security in senso stretto, per quanto sia certamente un elemento indispensabile, non può e non deve rappresentare l’unica soluzione a questa problematica. La sicurezza tecnico-informatica, infatti, deve essere affiancata da opportune e specifiche strategie da parte di ogni livello di Comando, così come da norme interne ("policy") e da percorsi di formazione e specializzazione del personale, tesi a fornire quegli strumenti socio-intellettual-comportamentali essenziali per comprendere il problema piuttosto che semplicemente tamponarlo.
E´ questo il caso, ad esempio, dello sviluppo delle strategie sui c.d. "social media" e sul loro uso appropriato da parte dei contingenti militari, soprattutto quelli impiegati in zone di guerra. In questi casi, infatti, proprio i social media posso essere uno strumento utile non solo per comprendere meglio l´ambiente in cui si trovano ad operare i Contingenti, quant´anche un´insostituibile mezzo per veicolare più agevolmente le informazioni a sostegno delle operazioni, ovvero per contribuire a concretizzare la “concentrazione delle forze” con gli altri partner partecipanti al conflitto o durante le operazioni militari diverse dalla guerra.
La ricerca, inoltre, si sofferma anche sull’analisi dei nuovi strumenti per la condivisione e la conservazione delle informazioni messi a disposizione della tecnologia, approfondendo, in particolar modo, i vantaggi e le perplessità in materia di sicurezza dei servizi di cloud computing.
Nonostante gli investimenti, l’attenzione, l’efficienza e la preparazione del personale e dei tecnici, qualsiasi nazione e/od organizzazione interconnessa elettronicamente e che utilizzi strumenti elettronici è potenzialmente vulnerabile alla invalidazione mirata delle informazioni – (deny, degrade, disrupt, destroy), anche da remoto, sia con mezzi tecnologici che, data la natura "socio-tecnica" della rete, con metodi di "ingegneria sociale".
Ampio approfondimento, infine, viene dato anche agli aspetti normativi che entrerebbero in gioco nel caso venga autorizzata una ipotetica limitazione all’uso dei social media da parte del personale militare.
Avv. Stefano Mele 

Per il documento completo:
Atti giudiziari a mezzo posta consegnati al portiere dello stabile: validità della notificazione -
Articolo di Alessandra Barone, Dirigente Ufficio Unico Ufficiali Giudiziari del Tribunale di Pistoia. 
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SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONE LAVORO - Sentenza n. 17733 del 29 agosto 2011 
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Tenuto conto della situazione generale in cui versano tutti i liberi professionisti anche a causa delle interferenze nelle competenze reciproche e delle richieste avanzate dall'antitrustdelle e tenuto conto altresì delle residuali attribuzioni rimaste agli ufficiali giudiziari, di quali rischi devono farsi carico questi lavoratori se la loro diventasse una "libera professione"? Dato che anche i notai, da sempre considerati i pubblici ufficiali per eccellenza, cominciano a soffrire i disagi dell'attuale situazione del mercato, il pericolo di restare "tagliati fuori da tutti i giochi" sta diventando una realtà sempre più minacciosa. Sull'argomento pubblichiamo i seguenti documenti, frutto del contributo della collega ufficiale giudiziario dirigente di Pistoia Dott. Alessandra Barone.

  • analisi e sintesi sul XLIII Congresso Nazionale del Notariato - Download -
  • osservazioni sull'Indagine dell'Antitrust - Download -
Complimentandomi con la collega Barone per il suo articolo: "analisi e sintesi sul XLIII Congresso Nazionale del Notariato", allego in replica alcune mie considerazioni, con preghiera e autorizzazione alla pubblicazione. Ringraziamenti. Dott. Francesco Laquidara - Download -
Nell’esprimere la più ampia solidarietà ai colleghi dell’U.N.E.P. presso il Tribunale di Vibo Valentia, ritengo opportuno richiamare l’attenzione su quanto è successo ad una collega di quell’ufficio nell’adempimento del proprio dovere lavorativo...(segue)... - Download -
Osservazioni sul Disegno di Legge n. 749 presentato al Senato dal Sen BERSELLI  in data 5 giugno 2008 - della d.ssa Graziella Incoronata Ronzitti UNEP di Vasto